Expo 2015 – Milano

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Milano – Coemar, ambasciatrice del made in Italy nel mondo, è orgogliosa di portare l'emozione della sua luce in un'occasione straordinaria come Expo 2015, più precisamente nel Padiglione Zero: il Padiglione di partenza dell'esposizione universale 2015. Così le luci Coemar hanno illuminato i primi passi dell'uomo sulla Terra con una selezione di diversi prodotti. Tra loro troviamo il Reflection LEDko TM VariWhite, un proiettore spot a profilo completamente motorizzato con motore LED da 200 watt, ultra-silenzioso e con un range di zoom da 15° a 30°, iride, lame dell'otturatore e sistema di inquadratura, strobo elettronico e porta gobo. Insieme a lui c’è poi il Reflection LEDko P White 5600 K, il LED che rappresenta l’ideale sostituto delle tradizionali lampade alogene da 750 W. Il progetto nasce dalla collaborazione con Aldo Solbiati, lighting designer e responsabile del lighting concept del Padiglione Zero. Il Padiglione Zero, situato all'ingresso dell'Expo 2015, si estende per 10.000 metri. Davide Rampello, il suo curatore, ha interpretato il tema "Nutrire il pianeta" mettendo in mostra la storia del cibo, che coincide con la storia dell'evoluzione. Il Padiglione, formato da coni di legno alti dai 20 ai 26 metri, racconta l'evoluzione come storia della cultura del cibo, attraverso scene teatrali di forte impatto. Tutto si basa sull’interazione empatica tra il visitatore e gli oggetti realizzati, mostrando la qualità dell'artigianato italiano. La realizzazione degli oggetti ha infatti coinvolto decine di falegnami, fabbri, carpentieri e pittori chiamati a lavorare su materiali tradizionali e sintetici. Il Padiglione include un percorso di 12 stanze, più una sala conclusiva dedicata a cinque storie di buone pratiche alimentari. Il Padiglione inizia con un gigantesco archivio della memoria alto 23 metri e largo 50, rivestito in noce e faggio, composto da cassetti e pannelli murali e ispirato a un’antica biblioteca del XV e XVI secolo. Sul retro di questa facciata viene proiettato un cortometraggio dedicato alle prime arti: caccia, pesca, agricoltura e allevamento. Procedendo troviamo l'Albero della Conoscenza, un grande albero di 23 metri che buca il tetto, indirizzando la visita alla sala della cultura vegetale, un enorme archivio di spezie. Si passa poi all'allevamento, con una gigantesca Arca di Noè formata da cinquanta animali in scala 1:1. La successiva area dei recipienti è invece l'unica sala con materiale archeologico autentico: cinquanta vasi, anfore e giare anche di migliaia di anni prima di Cristo. La stagione della modernità inizia con la sala dedicata alla rivoluzione industriale, per procedere con la Borsa mondiale del cibo, con un maxi-schermo panoramico a formare un gigantesco muro, che nasconde la sala dedicata all'iperconsumo e allo spreco alimentare. Il percorso termina con un focus su un’agricoltura responsabile e rispettosa della natura, simbolo di un futuro di speranza. È in questo contesto che Aldo Solbiati ha sviluppato il suo progetto di illuminazione. L'obiettivo di Aldo era quello di utilizzare esclusivamente sorgenti LED per ridurre al minimo l’impatto ambientale. Ecco perché ha optato per un faretto a profilo motorizzato a bassissimo consumo energetico, ottenendo le stesse prestazioni di una lampada alogena da 1000 watt con soli 200 watt di consumo, nel pieno rispetto dell'ambiente e del pianeta. Coemar, da anni impegnata nella progettazione di soluzioni più sostenibili, è stata lieta di raccogliere la sfida e di ascoltare le specifiche richieste di Aldo Solbiati, sviluppando una tecnologia pensata appositamente per il Padiglione Zero: il LEDko TM.
  • Aldo Solbiati
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